Da Salina a Roma, i vini Colosi sprigionano i profumi di Sicilia

Roma nonostante tutto riesce a sorprendermi. Questa volta la meraviglia è passata dall’enoteca Mostoqui. Grazie ad Antonella, mia storica amica e preziosa creativa di Zucca e Cioccolato, ho scoperto in una piacevolissima serata, il gusto del buon bere firmato Cantine Colosi da Salina. La serata è nata per caso. Da Mostoqui non ci sono mai banalità, il proprietario, uomo schivo, ma molto preparato e divertente, non ama troppo parlare, rifugge la confusione e a volte viene il sospetto che non ami neanche i suoi clienti. Poi però, passati i primi minuti, l’atmosfera si scalda e ascoltarlo mentre racconta della sua passione per il vino e le sue cantine preferite, è un vero piacere.

Qualche settimana fa ha presentato una cantina siciliana, di Salina, Cantine Colosi. Ad animare la serata Pietro Colosi, giovane rampollo di quarta generazione di viticoltori siciliani. Tre le etichette proposte in degustazione, un bianco, un rosso e una malvasia. Il Bianco di Salina (vitigni Inzolia e Catarratto) è una vera sorpresa, si sentono chiaramente i profumi dei fiori e della frutta dell’isola da cui proviene con un gusto fresco, fruttato e una nota vagamente salata che gli conferisce una personalità molto interessante. Perfetto con il pesce, ma anche con piatti leggeri, come uno sformatino di riso, zucca, pistacchi e crema di parmigiano. Io a questo punto sono già felice, questo vino mi piace moltissimo e noto con piacere che tutti i presenti gradiscono allo stesso modo. La serata procede spedita con la seconda degustazione e si passa al rosso. Il Salina Rosso IGP (vitigni Nerello Cappuccio e Nerello Mascarese) si sposa bene con i piatti di carne, la cacciagione, i formaggi importanti. Il gusto leggermente salato è una caratteristica che nel rosso ha una nota ancor più decisa, il profumo sprigiona sentori di ciliegia matura, vaniglia e pepe nero. Qui l’abbinamento è con uno sformatino di carne mista con il cuore di uova di quaglia e salsa di cipolle di Tropea. Ed è a questo punto che arriva al tavolo Pietro Colosi, un ragazzo giovanissimo con lo sguardo vivace e un sorriso solare e travolgente. All’inizio è timido, un po’ impacciato, ma è questione di attimi, poi inizia a parlare della cantina di famiglia e tutto cambia. Pietro ha poco più di vent’anni e quando racconta che la famiglia è giunta alla quarta generazione di produttori vitivinicoli a Salina, la sua voce si riempie di orgoglio e gli brillano gli occhi. Una laurea in enologia, diploma di sommelier e tanta voglia di scoprire ancora molte cose sulla coltivazione dell’uva e sulla produzione del vino. La passione di Pietro è molto contagiosa e mentre descrive la bellezza delle vigne dell’isola di Salina, sembra di essere lì, sospesi tra mare e terra in un panorama dove la natura è sovrana e i profumi inebriano. Riesco a vedere il colore intenso del mare, il profumo degli agrumi e ancora i fiori, i fichi d’india e i vigneti. Dall’immaginazione alla realtà il passo è molto breve quando si tratta di assaggiare l’ultimo vino in scaletta, la Malvasia delle Lipari (vitigno Malvasia delle Lipari, profumo di albicocca matura e di miele dal gusto dolce e delicato, perfetto con la crostata ai frutti rossi.La nostra azienda – racconta Pietro – è il frutto dei sacrifici e della passione di tutta la famiglia. Dal 1987 produciamo l’antico vino Malvasia delle Lipari, i vini di Salina e altri vini siciliani, tutti selezionati già dalla vendemmia. I nostri vigneti coprono circa dieci ettari di terreno a Salina nella località chiamata Gramignazzi nel comune di Malfa. La natura vulcanica del territorio è particolarmente adatta alla coltivazione delle uve. Nel 2004 abbiamo ultimato i lavori della cantina di vinificazione che, come richiesto dalle normative, è interrata e consente una temperatura costante perfetta per la conservazione dei nostri prodotti. Il nostro punto di forza – prosegue Pietro – è l’unione familiare, ognuno di noi ha il suo ruolo e tutti insieme puntiamo ogni anno a migliorare la qualità del nostro vino”. Dal modo in cui parla si sente il rispetto per i sacrifici fatti dai suoi genitori e la voglia di dare il massimo per ricambiare quanto ricevuto. Raramente mi è capitato di ascoltare un ragazzo così giovane raccontare con tanta passione del suo lavoro, dei vigneti, del colore e del profumo dei grappoli d’uva e delle infinite possibilità di abbinamento dei suoi vini con i piatti della tradizione e non solo. Spero di poterlo incontrare presto, per poter assaggiare anche le altre etichette dei vini in produzione, magari chissà proprio in terra di Sicilia.


http://www.cantinecolosi.it
Dir. Viaria C. Zona Industriale
Giammoro ME 98042 Italia


@enotecamostoqui
Via Val Cenischia, 25, 00141 Roma RM

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2 pensieri su “Da Salina a Roma, i vini Colosi sprigionano i profumi di Sicilia

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