Ho scoperto per la prima volta l’importanza del “giusto sale” a tavola, il mese scorso a Roma. Passeggiavo tra gli stand di Taste of Roma e con la coda dell’occhio ho notato uno spazio piccolo ma elegante sovrastato dalla scritta The Salt Club, Emporio del Sale. Sul banco, messa in perfetto ordine cromatico, una moltitudine di sali. Mi sono incuriosita ed è così che ho conosciuto Paolo Santoro, titolare della società The Salt Club.
Con l’atteggiamento rilassato di chi sa di poter dire la sua, Santoro si spende molto nel raccontarmi quanto il sale sia importante e quanto sia difficile saperlo distinguere. Non tutto il sale è uguale, il sale preso in considerazione dal Maître du Sel Paolo Santoro e dalla sua squadra è esclusivamente Sale Marino Naturale. La sua offerta spazia tra oltre 60 diversi marchi tutti rigorosamente di sale marino europeo. “Il sale in questione – puntualizza infatti Santoro – è marino e naturale, prodotto nelle saline europee, alcune delle quali molto antiche. Amo le piccole saline a conduzione familiare, dove il sale ha una lavorazione artigianale, manuale”. Ascoltarlo è molto affascinante, mentre parla sembra di essere proprio nelle saline che descrive. Il passo successivo viene da solo e così concordiamo un’intervista. Mi incuriosisce saperne di più, quali meraviglie insospettabili potrà mai racchiudere il sale? Cos’è e come nasce The Salt Club? Qual è la sua mission?
A tutte queste domande Paolo Santoro, poliedrico imprenditore pugliese, nonché scrittore (suo il romanzo Il Sale del Führer) risponde con grande slancio, non si risparmia e non teme di mettersi a nudo quando spiega che “Dopo tanti anni passati in un settore in cui l’immagine contava moltissimo, ho scelto di puntare all’essenza delle cose. Mi piace toccare con mano quello che poi andrò a proporre ai miei clienti. In questa nuova fase della mia vita – spiega con l’aria di chi ha davvero trovato la sua felicità, – ho deciso di educare al gusto del sale i palati degli italiani, ma solo di quelli che hanno voglia di lasciarsi guidare in un viaggio sensoriale, alla scoperta dei mille volti di un alimento ancora quasi sconosciuto”.
Nulla di più errato, quindi, che considerare il sale un complemento alla cucina, un elemento marginale, senza spessore, senza personalità. E’ grazie al sale, infatti, che si sprigionano i sapori, la capacità di mantenere l’equilibrio tra gli ingredienti, fa la differenza tra un grande piatto e una banale pietanza. Fare la scelta giusta non è sempre così facile. Deciso a colmare l’evidente lacuna culinaria, Paolo Santoro, che ama fare le cose per bene, fonda con Patrizia Rotilio The Salt Club, azienda moderna concepita come un grande contenitore a più livelli, dalla vendita alla divulgazione, dalla cultura all’organizzazione di eventi, tutto sempre con un unico denominatore, l’amore per il sale marino. Gli si illuminano gli occhi quando mi racconta del suo primo fatale incontro con il sale.
Il sale entra di prepotenza nella mia vita durante un viaggio di lavoro a Parigi, galeotta fu la visita al market Lafayette Gourmet. Notai in quell’occasione che un’intera parete era dedicata al sale, mi sono incuriosito, l’ho toccato, assaggiato, ne ho acquistato una notevole quantità e da quel momento la mia vita è cambiata”. Dal sentire il sale tra le mani al creare una società che avesse come mission la divulgazione dell’importanza del sale a tavola, il passo è stato breve. “Siamo una realtà molto giovane, ma abbiamo avuto molti riscontri, abbiamo capito che l’interesse verso il sale è altissimo, pensavamo di puntare sul consumer, ma i nostri interlocutori oggi sono i professionisti del settore, chef, imprenditori. Ci si è aperto un mondo nuovo ed affascinante con cui creare interessanti scambi e dare vita ad eventi originali”. Dalla chiacchierata con Paolo Santoro ho appreso che esiste un sale per ogni piatto, o comunque un abbinamento più felice di un altro, ma anche che molto dipende dalla mano di chi cucina. Il sale ha una lavorazione lunga e lenta, deve maturare come l’olio o come il vino, sulla sua bontà influiscono le fasi lunari e la mano dell’uomo.
La Fleur de Sel è la sua parte più pregiata, il sale più di ogni altro alimento subisce l’influenza di vari elementi a cominciare dall’umidità esterna per finire al calore della mano di chi lo sta usando. Insomma il sale è una scoperta continua, il sale del nord Europa è completamente diverso da quello del sud della Francia e le saline sarde offrono sorprese diverse da quelle della Sicilia o della Grecia, ma ognuna riesce a dare un’impronta precisa e unica al proprio prodotto.
Al momento The Salt Club è impegnata nelle maggiori manifestazioni gastronomiche di spessore internazionale e nel prossimo futuro ha in calendario un appuntamento da non perdere. L’11 ottobre dalle ore 18.00 a Bologna al Fourghetti (ristorante di Bruno Barbieri) The Salt Club darà vita ad una serata speciale in cui il sale sarà indiscusso protagonista. The Salt Club organizza inoltre degustazioni per tutti coloro che hanno desiderio di scoprire la bellezza del sale marino naturale e Masterclass per i professionisti del settore. Tra i progetti dell’azienda di Paolo Santoro anche l’apertura a Roma e Milano di due store dedicati al sale. Tutte le informazioni al riguardo sono nel sito thesaltclub.it.
Questo blog è una sorpresa continua, complimenti!