Ho scelto di cambiare qualcosa nella mia vita, ho scelto di rallentare i ritmi e di lavorare per conto mio, da casa. Questa nuova condizione all’inizio mi ha trovata impreparata, ero distratta, incapace di organizzarmi e pensavo che in fondo non sarebbe servito a niente. Poi con il passare del tempo e acquisendo la consapevolezza che il mio tempo non ha prezzo, ho cambiato prospettiva e oggi il mio punto di vista è totalmente rinnovato. Quando scrivo, di solito, lascio o la radio o la tv accesa, dipende dall’orario e dai programmi.
La mattina è tutta di Radio2, dalle 12 passo alla tv. Ed è così che sono stata costretta a rivedere uno dei miei punti fermi: “Mai guardare la Prova del Cuoco”. Le prime volte ero molto scettica, il mio lato critico saliva all’ennesima potenza, detestavo i vestiti di Antonella Clerici, il suo modo finto confidenziale di rivolgersi al pubblico e soprattutto alcuni dei suoi ospiti fissi. Giorno dopo giorno, però, lei ha saputo conquistarmi e ho iniziato a guardarla con occhi diversi. Mettendo il suo programma a confronto con tutto ciò che di gastronomico passa in tv, ne esce vincitrice. Il suo atteggiamento è familiare e non finto, le ricette sono fattibili, chiunque può riuscire a portare qualcosa di buono in tavola seguendo i consigli degli chef. Ecco appunto gli chef, qui sembrano essere poco patinati, poco glamour e quindi meno interessanti, ma non è così. Sono tutti professionisti di altissimo livello, solo che qui non sono loro i protagonisti, ma lo sono i cibi, le materie prime, le tradizioni, le persone. Antonella Clerici ha il merito di non sovrapporsi ai suoi ospiti e sa essere tollerante anche con chi non lo meriterebbe. Sembro fuori tempo massimo mi rendo conto, la Clerici è sulla cresta dell’onda da sempre, conduce La Prova del Cuoco da tempo immemore e mi sento quasi fuori luogo a tesserne le lodi solo adesso. Ma tant’è io l’ho scoperta ora e sono contenta di averlo fatto. Soprattutto sono contenta di aver abbattuto un mio luogo comune, è sempre positivo riuscire a superare i propri preconcetti.
Quindi per capire meglio il suo mondo e il suo messaggio goloso, ho comprato il suo ultimo libro: Antonella Clerici – “La mia vita in cucina” – editore Rai Eri – Roma – 2017. Un testo semplice ma con una sua personalità. Tante ricette tutte basate su una storia, un sentimento, un ricordo. Questa è esattamente la mia idea di cucina e pur rimanendo distante trovo il testo molto interessante. Credo anche io che la cucina sia soprattutto ricordo, memoria, sentimento, affetto e passione. Il libro non intimorisce, non crea false aspettative, propone soluzioni gustose alla portata di tutti. Molto ben riuscita l’idea di dare spazio ai racconti di vita, non mancano le ricette degli chef del programma, degli amici di Antonella Clerici e tutto è tenuto insieme da una grafica non aggressiva, da foto accattivanti, dalla scelta di vocaboli familiari. Sfogliando le pagine quello che esce fuori è una cucina del cuore, si parla di amici, figli, viaggi, di momenti golosi ma anche di benessere. Appunti appassionati di una giornalista che ha fatto della cucina il suo punto fermo restituendo con questo libro tutto l’affetto che negli anni ha ricevuto da tutte le persone che sono passate per lavoro e non nella sua vita. Ottima idea per un gustoso regalo di Natale.
Ottimo consiglio, lo comprerò per Natale!
hai ragione la Clerici non è mai sopra le righe, brava!