Otto mesi senza vedere il mio mare. Ho pensato spesso a come sarebbe stato ritornare, aprire la casa, respirare l’aria salmastra, sedermi in giardino. Ed eccomi qui, finalmente a Casal Velino, nel mio piccolo pezzo di Cilento. Non mi soffermerò su come ho trovato il paese perché non è questo il luogo e non ho gli strumenti per affrontare un discorso troppo complesso, ma posso dire, da semplice cittadina, che è un dolore vedere le condizioni in cui versa. Nonostante tutto c’è del bello e c’è molto di buono e di nuovo che desidero raccontare. In questo anno e mezzo abbiamo tutti avuto molto tempo per riflettere e ripensare la nostra vita.
Abbiamo visto e toccato con mano la disperazione di un lavoro perso, di una perdita, di una delusione e lo smarrimento psicologico di chi non riesce a lasciarsi alle spalle i momenti più cupi. Io per prima ho provato, sulla mia pelle, l’incapacità di reagire agli eventi, la fatica di voltare pagina e guardare al futuro con fiducia e positività. Una sensazione di pesantezza mi ha accompagnato per lunghi giorni, ma non posso negare che una volta rivisto il mare, sentito sulla pelle il calore del primo sole e ripresa confidenza con una casa che mi sta nel cuore, da sempre a fasi alterne di amore e odio, ho capito che si può e si deve ripartire.
Ognuno di noi lo farà a modo suo, io so soltanto raccontare storie ed è quello che intendo fare partendo da chi, proprio qui, in questo piccolo paese del Cilento, ha scelto di mettersi in gioco per realizzare il proprio sogno. I protagonisti di questa storia sono due amiche del cuore con i rispettivi mariti e un dietro le quinte ricco di affetti familiari presenti e passati che rappresentano il punto di partenza e l’ossatura di questi ragazzi che per scommettere sul futuro hanno deciso di guardare con rispetto a ciò che è stato prima di loro, ma puntando al domani.
La scelta di Serena, Clementina e Angelo è maturata a ridosso del primo lockdown, invece di abbandonare tutto hanno deciso di realizzare il loro sogno di far crescere e conoscere le antiche tradizioni di questa terra. Forti di famiglie che li sostengono e che gli hanno trasmesso l’amore e il rispetto per i prodotti del territorio, si sono rimboccati le maniche e hanno creato “Ulìi” che in dialetto significa “Voglie”.
Una bottega in cui si respira aria di casa, di campagna e di allegria. “Abbiamo mosso i primi passi – racconta Serena – con tanta paura, ma anche tanto entusiasmo. Amiamo molto la nostra terra e il nostro desiderio più grande era quello di far conoscere le specialità che il territorio offre. All’inizio abbiamo puntato su una piccola produzione nostra”. Clementina racconta anche delle mille difficoltà incontrare per i permessi e le certificazioni. “Non abbiamo mai voluto fare le cose di fretta saltando i passaggi. Quindi abbiamo selezionato pochi prodotti e atteso tutti i permessi e le certificazioni.
Non è stato facile, ma è stato molto stimolante, perché questo ci ha permesso di farci una cultura in fatto di qualità dei prodotti che ci è tornata molto utile nel momento in cui abbiamo deciso di affiancare alla nostra produzione anche quella di aziende agricole del territorio cilentano”. L’impegno di Serena, Clementina e Angelo è quindi diventato quello di selezionare con cura e attenzione piccole realtà agricole artigianali in grado di fornire le eccellenze da proporre al cliente.
La bottega, pronta anche per selezionate degustazioni, racconta la storia della loro famiglia, si respira l’amore per la terra, si acquista non soltanto un prodotto, ma un pezzetto di vita. Sono sette i prodotti fatti direttamente nel laboratorio, le mitiche olive Salella ammaccate, i sottoli, alcune confetture e i biscotti. Nelle retrovie ci sono le mamme che si occupano dello sviluppo delle ricette, mentre loro tre gestiscono il negozio, selezionano i prodotti, curano la parte amministrativa e il marketing.
Molto interessanti le motivazioni che li hanno portati a scegliere un prodotto che deve essere non soltanto locale, ma rispettare rigorosamente i principi della lavorazione artigianale di qualità. Dal “pane tuosto” ai salumi, dai formaggi all’olio e ai vini, qui tutto racconta un pezzo di Cilento, si percepisce il lavoro che c’è dietro ad ogni confezione, e racconta un po’ della storia di ognuno di loro. Una pausa per degustare in calma qualcosa in loro compagnia, mentre spiegano nel dettaglio da dove viene e chi ha fatto quello che hai nel piatto, è tempo ben speso, è un arricchimento per lo spirito oltre che per il palato.
Forse non riesco a trasmettere l’entusiasmo e la passione delle loro parole, ma è stato davvero molto toccante ascoltare con quanto amore hanno deciso di affrontare questa nuova avventura, non si sono fatti fermare dalle difficoltà, dalla burocrazia e soprattutto da quanti dicevano che non fosse il caso.
Certo sono ben consapevoli che la strada è ancora lunga e che per raccogliere i frutti di tanti sacrifici ci vorrà del tempo, ma intanto quello che hanno creato è una speranza, questi lunghi mesi non li hanno svuotati, ma anzi li hanno messi davanti ad una sfida che hanno scelto di affrontare puntando su professionalità, competenza e passione.
Voglie Cilentane
vogliecilentane.it
Corso Europa, 107 Marina di Casal Velino (SA)
Lunedì – Venerdì
8:00 – 20:00
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