Leggo o mangio, mangio mentre leggo? Inizio a leggere e intanto metto qualcosa al fuoco? Quando si tratta di libri di cucina non sempre riesco a mantenere la giusta lucidità, in libreria mi brillano gli occhi mentre sfoglio i testi, perché già immagino di essere immersa in cucina nella preparazione della ricetta che sto leggendo, poi mi ricompongo e, dopo aver dribblato le pubblicazioni dei tanti ciarlatani che sorridono fieri dalle copertine patinate delle loro pubblicazioni, scelgo i titoli e gli autori a me più congeniali e, regolarmente arrivo in cassa con una pila di libri sempre eccessiva, ma di grande soddisfazione.
Ultimamente la mia curiosità è stata catturata da quattro testi molto diversi tra loro, uno in realtà, è stato tra i migliori regali di Natale che ho ricevuto, anche perché dei quattro è senza dubbio il più divertente, irriverente e scanzonato. Sto parlando del libro di Alessandro Borghese, “Tu come lo fai?”, edito da Mondadori. Non nutrivo particolare simpatia per lo chef in questione perché mi sembrava troppo piacione, più preso da se stesso che dall’amore per i fornelli. Mi sono dovuta ricredere e ne sono felice, pagina dopo pagina, ho scoperto un uomo divertente e divertito da ciò che fa, con un approccio sano alla cucina, nel pieno rispetto di quello che poi, chi mangia, si troverà nel piatto.
Il tutto raccontato con estrema semplicità, il che non guasta perché non è detto che tutti siano gourmet, quindi l’umiltà non è mai troppa. Tra foto personali, consigli e racconti, le ricette scorrono veloci, catturano e il libro diventa un racconto da leggere tutto di un fiato. Molto bella la scelta grafica, impossibile non trovare qualcosa di buonissimo da provare.
Si presenta come un testo didattico, ma vi assicuro che è da non perdere, “Pure tu vuoi fare lo chef?”, edito da Mondadori, di Antonino Cannavacciuolo, in assoluto, a mio avviso, il miglior chef in circolazione. Il tono è quello del professore, ma molto accattivante nello stile. Capitolo dopo capitolo Cannavacciuolo spiega i segreti per diventare un grande chef, non mancano i consigli, i riferimenti ai suoi inizi e leggendo, lentamente si scivola in un’ipotetica aula dalla quale non si vorrebbe mai più uscire tanto è l’entusiasmo che le sue parole trasmettono. Ora, è chiaro che non tutti hanno il suo talento e magari solo uno su mille diventerà un maestro dell’arte culinaria, ma attraverso le sue parole tutti possono imparare ad amare non solo la cucina, ma soprattutto il lavoro che c’è dietro, il proprio territorio e le proprie origini, insomma con questo libro si può fare un viaggio dentro e fuori di noi, tornandone arricchiti. Alla fine anche un ricettario dedicato a chi veramente volesse intraprendere questa professione con diversi gradi di difficoltà, io mi fermo al sogno e all’ammirazione e va bene così.
Terzo titolo che deve essere presente nella biblioteca di chi ama il cibo è “L’Appetito dell’Imperatore“, di Franco Cardini, edito da Mondadori. Per palati intellettuali, più dediti alla storia, che non alla pratica delle mani in pasta. Tra realtà e finzione qui si racconta la Storia da un altro punto di vista, ogni capitolo racchiude non solo un’epoca, dal Medioevo al Novecento, ma spiega e rivela gusti, sapori e ricette dei personaggi più famosi di ogni periodo. L’autore, docente universitario, alla fine di ogni racconto propone una ricetta originale sperimentata personalmente. La lettura è estremamente piacevole e la tentazione di provare i piatti è fortissima, da leggere assolutamente.
Chiudo i miei consigli di lettura golosi con “Bon Appétit”, Ricette di frutta e verdura senza sprechi, di Sophie Dupuis-Gaulier e fotografie di Guillame Czerw, edito da Mondadori. Elegante, patinato al punto giusto, ricette interessanti e fotografie molto invitanti che stimolano il desiderio di assaggiare ciò che è descritto in maniera chiara e sofisticata. Ho trovato molto azzeccata l’idea di dividere i menu secondo stagione scegliendo un ingrediente principale da declinare in più versioni. A catturare la mia attenzione, l’introduzione che spiega con tenerezza e competenza come non sprecare nulla in cucina. Le combinazioni, a volte ardite, contenute nelle ricette, ne fanno un testo da tenere sempre sul leggio in cucina per trarne nuovi spunti da aggiungere ai propri piatti. Buona lettura.